1962 – 1980
Dopo la scomparsa improvvisa di Adriano Olivetti, nel 1962 i famigliari più stretti e alcuni collaboratori costituiscono a Ivrea la Fondazione Adriano Olivetti per tutelarne la figura e l’opera e assumere il compito di coordinare e proseguire le sue iniziative in campo sociale, culturale e politico.
Coerentemente con questa funzione e insieme ad altre iniziative di rilievo, nel 1966 la Fondazione dà vita, insieme con la Ford Foundation, al “Comitato per le scienze politiche e sociali” (CoSPoS). L’istituto è guidato dai migliori scienziati sociali dell’epoca, da Norberto Bobbio a Joseph la Palombara, da Pendelton Herring a Manlio Rossi-Doria. Nel 1967, gli uffici operativi vengono trasferiti a Roma, in via Zanardelli, vicino al Senato e agli altri simboli delle istituzioni politiche e amministrative dello Stato ma anche vicino al cuore spirituale della città, riaffermando quella necessità di sintesi propria del pensiero olivettiano. Negli anni successivi si consolida l’indirizzo di un’istituzione che opera sulla frontiera di questioni di grande interesse collettivo e vengono organizzate importanti conferenze sui temi di finanza pubblica, politica energetica e, soprattutto, sull’impatto delle nuove tecnologie, in particolare l’informatica, sulla società.
In breve:
1962 Viene costituita a Ivrea la Fondazione Adriano Olivetti
1963 Viene affidato a Ludovico Quaroni l’allestimento, ad Arezzo, di un corso universitario residenziale di Urbanistica
1966 Nasce il Comitato per le scienze Politiche e Sociali (CoSPoS) in collaborazione con la Ford Foundation
1967 La sede operativa viene trasferita da Ivrea a Roma
1971 Viene organizzata, a Courmayeur, la Conferenza internazionale “Razionalità sociale e tecnologie dell’informazione”
1973 Viene avviata la collaborazione con Edizioni di Comunità per la pubblicazione di studi e ricerche di Scienze sociali
1973 Le attività del CoSPoS vengono assorbite in un nuovo ente denominato Consiglio Italiano per le Scienze Sociali (CSS)
Presidente: Umberto Serafini (1962 – 1967 e 1974 – 1980); Silvia Olivetti Marxer (1968 – 1973)
Segretario Generale: Massimo Fichera (1962 – 1975); Sergio Ristuccia (1976 – 1980)
1980 – 2000
Nell’ultimo ventennio del secolo la Fondazione avverte progressivamente la necessità di rinnovarsi per restare al passo con un panorama sociale, politico ed economico in grande evoluzione.
All’attività di studio e analisi orientata ai settori della finanza pubblica, delle relazioni industriali e dell’architettura si affianca un’intensa produzione editoriale, che tramite pubblicazioni proprie, i Quaderni della Fondazione, intende presentare in forma organica i risultati delle ricerche dei suoi studiosi. A metà degli anni Ottanta, su iniziativa di Laura Olivetti viene raccolto il primo nucleo documentale archivistico e, in collaborazione con la Società Olivetti, nasce l’Archivo Storico Olivetti, trasformato poi nel 1998 in Associazione. Inoltre risalgono agli anni Novanta le prime collaborazioni con case editrici di fama internazionale, il cui scopo principale è promuovere una più ampia diffusione della figura e delle idee di Adriano Olivetti nella cultura di massa. La Fondazione acquisisce infine anche una stabile dimensione internazionale, ampliando all’estero il suo bacino di ricerche e partnership e formando stabili legami con istituzioni affini a livello europeo, in un’ideale prosecuzione dell’interesse nei confronti dell’Europa sempre manifestato da Adriano Olivetti. Nel 1998 la Fondazione Adriano Olivetti entra a far parte dello European Foundation Center.
In breve:
1981 Viene pubblicato lo studio Industrial relations in Information society
1986 Viene aperto a Ivrea l’Archivio Storico Olivetti in collaborazione con la Società Olivetti.
1987 Si inaugura la serie dei Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti, studi specifici settoriali nei campi delle istituzioni pubbliche, dell’architettura, del regionalismo e delle analisi bancarie
1992 Inizia la collaborazione editoriale con le case editrici Bollati Boringhieri e Routledge
1998 Per salvaguardare l’indipendenza del patrimonio storico e documentale dalle vicende aziendali che investono in quegli anni la Società Olivetti, l’Archivio Storico viene trasformato in Associazione Archivio Storico Olivetti
1999 Laura Olivetti, ultimogenita di Adriano, è eletta Presidente
Presidente: Umberto Serafini (1980 – 1981); Roberto Olivetti (1982 – 1984); Franco Momigliano (1985 – 1988); Franco Debenedetti (1989 – 1996); Laura Olivetti (1997 – 2000)
Segretari Generale: Sergio Ristuccia (1981 – 1986); Giovanni Maggia (1987 – 1998); Cinthia Bianconi (1999 – 2000)
2000 – Oggi
Al cambio di presidenza fa seguito un’interpretazione più ampia della funzione pubblica della Fondazione, che si apre all’ambito artistico in modo complementare allo studio delle scienze sociali. La Fondazione diventa partner per l’Italia della Fondation de France per il progetto di arte pubblica Nuovi Committenti. Si intensifica l’impegno divulgativo per riportare la figura di Adriano Olivetti e il suo lascito intellettuale al centro del dibattito pubblico italiano. Nel 2008, in occasione del centenario della nascita della Olivetti, viene avviato, in collaborazione con Regione Piemonte e Microsoft, un importante censimento dell’eredità olivettiana nel tessuto imprenditoriale canavesano. Nel 2008 comincia anche l’iter di candidatura delle architetture di Ivrea a Patrimonio mondiale Unesco. La necessità di far conoscere a un pubblico sempre più ampio l’esperienza olivettiana va di pari passo con i nuovi sviluppi politici, sociali ed economici dell’Italia e del mondo, che evidenziano l’esigenza di cercare modelli alternativi a quelli attuali. Con questo spirito la Fondazione dà il via a un nuovo programma di divulgazione, le Lezioni Olivettiane, che si rivolge ad ambienti diversi (impresa, università, associazioni ecc) e, nel 2018, nasce la Adriano Olivetti Dynamo Executive School. La riacquisizione nel 2010 del marchio storico delle Edizioni di Comunità ha invece lo scopo di offrire al grande pubblico un punto di riferimento nell’ambito della vastissima produzione letteraria e saggistica, legata alla storia della Olivetti, oltre a rappresentare l’ideale prosecuzione dell’impegno editoriale dello stesso Adriano. A ideale coronamento dell’opera di divulgazione e valorizzazione della Fondazione Adriano Olivetti, nel 2018 Ivrea Città industriale del XX secolo diventa il 54esimo sito italiano del Patrimonio Mondiale Unesco.
In breve:
2004 Viene portato in Italia, in collaborazione con la Fondation de France, il programma di arte pubblica Nuovi Committenti
2008 In collaborazione con Microsoft e Regione Piemonte, si avvia una campagna di censimento dell’eredità intangibile olivettiana all’interno delle imprese e si avvia l’iter di candidatura delle architetture di Ivrea a sito Unesco
2012 Rinascono le Edizioni di Comunità
2015 Viene avviato il programma Lezioni olivettiane
2016 La Fondazione partecipa al progetto europeo RiConfigure
2018 Viene lanciato, con Dynamo Academy, il programma Adriano Olivetti Dynamo Executive School
2018 Ivrea città industriale del XX secolo viene iscritta nella lista Unesco come patrimonio Universale
Presidente: Laura Olivetti (2000 – 2015); Cinthia Bianconi (2016 – ora)
Segretario Generale: Cinthia Bianconi (2001 – 2002); Bartolomeo Pietromarchi (2003 – 2006); Massimo Alesii (2007 – 2008); Melina Decaro (2009 – 2013); Beniamino de’ Liguori Carino (2016 – ora)
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